Loading...Buonasera cari lettori di weathersicily.it. In queste ore il centro-nord Europa è attraversato da una potente tempesta atlantica, collegata ad un minimo barico profondo circa 945 hPa, un valore di tutto rispetto ma non eccezionale, per queste zone. La causa principale di questo pattern barico è da ricercare nella straordinaria compattezza del vortice polare, il complesso sistema di basse pressioni che ruota attorno al Polo Nord, in questo caso. Il vortice polare (VP) è circondato da un flusso di correnti che scorre tra i 200 e i 300 hPa (circa 10 mila metri di altezza), chiamato corrente a getto (jet stream) e che si localizza spazialmente nel punto di contatto tra due masse d’aria di diversa natura. In questo periodo dell’anno a prevalere è il getto polare, il quale fa da spartiacque tra l’aria mite sub-tropicale e quella fredda di origine artica e polare.
Quando la corrente a getto subisce ondulazioni più o meno profonde (chiamate onde di Rossby), si hanno i cosiddetti scambi meridiani, cioè invasioni di aria fredda verso sud e di aria calda verso nord. Quando però il vortice polare è molto compatto, la corrente a getto risulta molto forte e poco incline a generare ondulazioni. In queste settimane tale dinamica sta portando condizioni decisamente poco invernali sul Mediterraneo, mentre alle medio-alte latitudini scorrono potenti tempeste a ripetizione.
Le tempeste atlantiche molto profonde hanno origine proprio dalle intense correnti a getto, tramite un processo che richiama concetti lievemente più avanzati e che quindi non approfondiremo in questa sede.
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La tempesta Ciara, la quale ha sferzato e sta continuando a sferzare in queste ore gran parte delle coste dell’Europa, è nata proprio con questo meccanismo. In particolare, durante la giornata di ieri un lungo ramo della corrente a getto polare ha sorvolato l’Oceano atlantico, raggiungendo velocità superiori ai 400 km/h all’interno del suo core. Tale flusso, diretto da ovest verso est, soffiando intorno ai 10 mila metri di altezza (cioè alla quota in cui viaggiano gli aerei di linea durante i voli inter-continentali), ha così favorito gli aeromobili che si sono trovati al suo interno.
Nella giornata di ieri, infatti, un Boeing 747-800, partito da New York e diretto a Londra, ha percorso la distanza di ben 5554 km in sole 4 ore e 56 minuti, contro le 6 ore e 13 minuti programmate.
Il record precedente per la traversata era di 5 ore e 13 minuti, stabilito da un Boeing 787 due anni fa.
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