Bentrovati amici di Weather Sicily, finalmente in Sicilia l’inverno sembra aver trovato modo di sfoggiare le sue caratteristiche più crude che mancavano ormai da molto, forse da troppe settimane. Oggi si è materializzato il primo verso impulso freddo della stagione che, come promesso, ha dispensato intensi rovesci e anche qualche grandinata, specie tra palermitano/messinese. Grazie alle fredde isoterme che hanno seguito il fronte i rilievi siciliani si sono imbiancati oltre i 700-800 m circa tra Madonie e Nebrodi (un po’più in basso rispetto a quanto si prevedeva). Giunta altra neve sull’Etna, come promesso. Situazione momentaneamente più mite sul comparto sud-orientale con picchi di +16°C a Siracusa esposta alla ventilazione di caduta occidentale. Generale calo termico avvenuto altrove con minime sotto i +10°C su molte località costiere.
Durante la notte e il primo mattino di mercoledì 14 febbraio 2018 si prevedono gli ultimi fenomeni tra palermitano e messinese tirrenico (neve oltre i 700 m circa), mentre sul Tirreno nord-occidentale si organizzerà un corposo fronte freddo carico di temporali (spesso grandinigeni) che darà vita ad un nuovo e deciso peggioramento a partire dall’ovest Sicilia entro la mattina. Si tratta del secondo peggioramento indicato ieri, difatti entro il pomeriggio di mercoledì il nuovo fronte freddo avrà interessato l’intero territorio regionale ed in serata tenderà a lasciarlo, allontanandosi verso est. In questa prima fase le precipitazioni risulteranno abbastanza omogenee e persistenti su tutto il territorio siculo, pur non escludendo dei picchi ingenti in prossimità dei rilievi più esposti alle correnti occidentali. I temporali, con molta probabilità, interesseranno il comparto centro-occidentale, il settore tirrenico e buona parte della costa sud (fin verso il basso siracusano).
Il fronte freddo sarà seguito da un nocciolo di aria gelida a 500 hPa (circa 5.000 metri), avente nel suo cuore temperature dell’ordine dei -33°C, e da aria fredda alla quota isobarica di 850 hPa (circa 1.400 metri stavolta), con isoterme di -3/-4°C in entrata dalla notte a seguire. Dati più freddi pervenuti negli ultimi aggiornamenti dei centri meteorologici che ci hanno spinto ad eseguire questo ulteriore focus. Il brusco ingresso di aria così fredda genererà forti contrasti con l’aria più mite e umida preesistente e con le tiepide acque del Mar Tirreno vi sarà modo per la nascita di rovesci e temporali in movimento verso la costa tirrenica tramite le correnti in rotazione a Maestrale. Questo fenomeno è noto con il nome di “Tyrrhenian sea effect” e la sua presenza si registra ogni qualvolta una massa d’aria più o meno fredda si muove sul Tirreno, generando imponenti congesti a macchia di leopardo che evolvono rapidamente in cumulonembi vicino alla costa (processo simile all’effetto lago che si registra sui grandi laghi nel nord degli USA), scaricando discrete quantità di pioggia e di grandine a bassa quota (neve sui rilievi in base alle isoterme ospitate). In presenza di questo particolare fenomeno i monti della Sicilia settentrionale vengono interessati da abbondanti nevicate, favorite molto spesso dall’instaurazione dell’effetto stau (sbarramento orografico ) che lascia spesso completamente a secco la Sicilia centro-meridionale, tranne in caso di correnti molto forti che causano lo “sfondamento” dei fenomeni fin sul centro Sicilia (ennese in primis ). Una peculiarità di questo fenomeno è la disposizione delle bande nuvolose , chiamate in gergo “trenini” che rendono le precipitazioni molto insistenti in tratti molto brevi, lasciando quasi a secco le zone circostanti. Precisiamo che il “Tyrrhenian sea effect”atteso tra mercoledì e la notte di giovedì sarà di debole-moderata entità in quanto alla quota di 500 hpa giungeranno valori medio-bassi per la sua nascita, ovvero un’isoterma di circa -33°C come già indicato, comunque capace di attivare tale affascinante fenomeno.
Il pomeriggio/sera di domani vedrà quindi la comparsa di questo fenomeno che avrà il merito di abbassare ulteriormente la quota neve rispetto alla mattinata (atteso un lieve rialzo termico in quota nelle prime ore di mercoledì con neve intorno ai 1000 m, salvo locali cuscinetti freddi neve più in basso): la dama bianca cadrà abbondante sulle Madonie, sui Nebrodi e sui Peloritani a partire dai 700-800 metri entro sera, ma fioccate coreografiche (senza accumulo) saranno possibili nella notte a seguire (giovedì) fin verso i 500-600 metri tra alto trapanese, alto agrigentino, alto ennese, palermitano, messinese, alto nisseno e alto catanese (specie in occasione di fenomeni intensi che aiutano a riversare velocemente al suolo il freddo presente in quota). Dunque, secondo i dati in nostro possesso, lo sbarramento orografico di cui vi parlavamo prima non dovrebbe avvenire a causa dell’intensa ventilazione attesa in quota. Attenzione invece sulle coste tirreniche dove si potranno verificare intense e locali grandinate in presenza dei rovesci/temporali più intensi.
Autopromozione
La situazione per giovedì 15 febbraio 2018 mostra variabilità sparsa, associata ancora a instabilità sparsa tra palermitano e messinese tirrenico al primo mattino (specie tra Madonie e Nebrodi). Al pomeriggio atteso un generale miglioramento ovunque.
Il freddo risulterà più pungente nonostante l’esaurimento delle precipitazioni, con massime non oltre i +10/+11°C lungo la costa nord. Valori localmente più alti altrove. Freddo intenso in montagna.
Attesa ventilazione forte o molto forte da N/NW, con mareggiate intense lungo la costa tirrenica. Proprio il vento sarà il vero protagonista della giornata, instaurando intensa sensazione di freddo ovunque. Quota neve intorno ai 600 m.
Articolo redatto da Giuseppe Visalli con la collaborazione di Simone Pecorella
13/02/2018 ore 20:02 – ©weathersicily.it
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