Buonasera cari amici di weathersicily.it. Come accennato nel corso dell’ultimo editoriale, sulla nostra regione a partire da domenica 14 febbraio 2021 sembrerebbe sempre più probabile la discesa di una possente ondata di gelo russo-siberiano. Tale situazione sarebbe da attribuire ad una serie di incastri barici sia in Atlantico che in Europa: dapprima da tenere in considerazione, come spesso avviene in questi casi, è l’Anticiclone delle Azzorre che intorno la penisola iberica inizierà ad aumentare i propri valori pressori, elevandosi successivamente verso nord/nord-est, raggiungendo il Regno Unito. Secondo fattore fondamentale per le sorti della colata alle nostre latitudini è il vortice polare canadese (uno dei lobi del vortice polare prossimo a riversarsi in Atlantico occidentale). Esso, come molti di voi sapranno, condiziona spesso i nostri inverni. Dalle ultime emissioni modellistiche sembrerebbe voler rallentare la sua “spinta” verso ovest, consentendo una maggiore elevazione dell’alta pressione azzorianna, la quale darebbe “carburante” alla possente alta pressione scandinava. Quest’ultima potrebbe raggiungere valori prossimi i 1050 hPa, divenendo un maxi-anticiclone. Successivamente, sul bordo orientale di tali figure, inizierà ad affluire aria gelida direttamente dalle steppe siberiane tramite la retrogressione avviata dall’alta pressione scandinava.
La Sicilia sarà coinvolta dall’arrivo di venti freddi gelidi, con temperature prossime a portarsi sotto media stagionale di oltre 10°C. Considerate che alla libera atmosfera, alla quota di 1.500 m circa, viene ad oggi proiettata una temperatura di circa -8°C. Ciò consentirebbe valori fin i 3-4°C sulle zone costiere.
Come molti di voi sapranno, per far sì la neve raggiunga le coste siciliane, servono molti incastri meteorologici favorevoli. Iniziamo con il tipo di estrazione d’aria: trattandosi di aria gelida pellicolare la sua caratteristica principale è quella di essere molto fredda sui bassi strati, ma prevalentemente secca. Essa, dopo aver attraversato le steppe russe e i balcani, giungerebbe sulla nostra penisola con valori umidi ridotti. Trattandosi di un tipo d’aria prettamente secca, per alimentare l’instabilità servirebbe un minimo depressionario vicino, prossimo al Mar Ionio. Ad oggi tale visione non sembrerebbe essere realistica, in quanto la formazione di un minimo barico sembrerebbe più probabile tra la Grecia e la Turchia. Nonostante ciò, comunque, sporadica instabilità marittima “potrebbe” verificarsi sulle coste settentrionali ed orientali della Sicilia (maggiormente esposte a tale configurazione che vede correnti nord-orientali) tramite l’arrivo di geopotenziali più bassi (da lunedì) e un gradiente termico verticale accentuato (indica quanto violentemente varia la temperatura dell’aria al variare della quota).
In questa fase, vista l’aria particolarmente secca la quale consente la visione di fiocchi anche con temperature positive, laddove vi siano precipitazioni non si escludono “potenziali” fioccate anche a bassa quota, persino sulle coste. Tuttavia tale visione non è di facile lettura ad oggi, vista la distanza temporale, ma non la escludiamo. Per un maggiore coinvolgimento servirebbe avere un buon supporto umido in quota 500 hPa (circa 5400 m in questa fase), che causerebbe maggiore instabilità. Proprio a 500 hPa è il nodo cruciale per le sorti di questa ondata di gelo in quanto, lo spostamento verso ovest dell’asse della colata, favorirebbe un maggiore coinvolgimento dalla nostra regione. Umidità da tenere in considerazione anche a 700 hPa (circa 3000m), che potrebbe favorire stau orografico (dovuto dallo sbarramento orografico) sui principali rilievi montuosi settentrionali della regione. Altro fattore fondamentale è il vento. Esso spesso con tale configurazioni si presenta moderato o forte sulle coste, non consentendo la visione di fiocchi puri, facendo innalzare la temperatura in prossimità del mare, aumentando di conseguenza l’umidità vista la provenienza marittima.
In questo editoriale vi abbiamo generalmente sintetizzato la gelida tendenza emessa dai centri meteorologici a partire da domenica, i quali comunque devono ancora assestarsi sotto l’aspetto barico. Abbiamo, infine, esposto il potenziale atteso. Maggiori dettagli seguiranno nel nostro portale nei prossimi giorni. Continuate a seguirci.
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