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Salve amici di weathersicily.it, la nostra isola esce da una crudele fase di maltempo, in modo particolare per le province agrigentine e messinesi, duramente colpite dal passaggio della linea temporalesca (a v-shaped) che venerdì 25 novembre 2016 ha interessato anche la Sicilia. Lo scirocco umido al suolo ha portato fenomeni persistenti lungo il messinese ionico (localmente anche sull’alto catanese ionico), dove a contatto con le catene montuose dei Peloritani si è creato il temuto effetto stau. Il modello Moloch, su cui avevamo dedicato un focus a riguardo, ha perfettamente centrato gli accumuli precipitativi previsti. Secondo la rete Sias difatti sono caduti picchi oltre i 200 mm in 24 ore su Linguaglossa (235 mm, CT) e Antillo (295,8 mm, ME), oltre 160 mm a Fiumedinisi (ME). Accumuli tra i 120 e i 160 mm sono caduti nell’area agrigentina, precisamente tra Ribera, Bivona, Giuliana e Prizzi (quest’ultimo comune palermitano). Notevoli disagi anche qui, con la nota alluvione di Sciacca (documentata sulla nostra fan page Facebook), nel pomeriggio anche sul messinese ionico, con la documentata alluvione di Giardini Naxos. L’intensa linea temporalesca ha apportato maltempo diffuso anche sul resto della regione, ad eccezione del basso nisseno e parte del ragusano dove si è rimasti in ombra pluviometrica.
Oggi, sabato 26 novembre 2016, la situazione meteorologica è notevolmente migliorata, ad eccezione del messinese tirrenico dove si registrano piogge diffuse.
Cosa attenderci per le prossime 24-48 ore in Sicilia?
Come vi annunciavamo nell’ultimo editoriale, per la giornata domenicale si attendeva l’arrivo di una depressione africana, in risalita dalla Libia verso il Mar Ionio. Tale visione è ad oggi confermata dai centri di calcolo, ma purtroppo vi sono delle incertezze riguardo la sua posizione, nonchè spostamento. Difatti, seppur molti modelli vedano il passaggio di essa in mare aperto, alcuni centri propongono un passaggio più occidentale. Ci riferiamo precisamente al modello Bolam e Moloch, che vedrebbero coinvolte molte zone del comparto ionico dal maltempo e a tratti anche da intense ventilazione orientale, essa portatrice al pomeriggio/sera del ritorno delle piogge sull’area peloritana (già duramente in ginocchio) per ennesimo effetto stau. Tale visione, anche se meno probabile, è doverosa comunicarvela. Caso contrario (depressione africana in pieno Ionio), non si dovrebbero verificare condizioni meteo avverse sul settore orientale, ma nuvolosità sparsa. In serata, con molta più probabilità, potrebbero sorgere diffuse precipitazioni sull’area tirrenica del palermitano e del trapanese.
Lunedì 28 novembre 2016 ritroveremo nuvolosità diffusa sul comparto tirrenico, con possibili piogge sul messinese. Situazione serena o poco nuvolosa altrove.
Affondo artico ad inizio settimana
Le ultimissime emissioni dei modelli di calcolo vedono un parziale coinvolgimento dell’affondo artico per quanto riguarda la nostra isola. Difatti, nonostante inizialmente si vedeva una via più occidentale, come normale che sia vi sono stati dei piccoli ritrattamenti in quanto l’anticiclone delle Azzorre non riuscirà a mantenere il suo innalzamento (inizialmente più deciso) verso l’Europa nord-occidentale in modo ottimale. Esso difatti durante martedì-mercoledì tenderà a riabbassarsi verso l’Europa centrale, spostando così l’affondo artico verso i paesi europei orientali. In Sicilia giungerà (ormai quasi certamente) solo intenso vento nord-orientale e freddo “sterile”, senza precipitazioni. Una termica di -2°C a 1.500 metri dovrebbe lambire il settore settentrionale, apportando un consistente calo delle temperature, valori di poco inferiori altrove. L’area gelida posta a nord-est, qualora fosse entrata con convinzione (quindi con l’anticiclone delle Azzorre slanciato in modo più duraturo) avrebbe sicuramente portato una fase fredda e nevosa sulla nostra isola, decisamente fuori stagione. Una breve occasione mancata per la nostra regione, ma tuttavia sembra potrebbero ripresentarsi scenari simili entro la prima decade di dicembre.
26/11/2016 ore 17.36 – Articolo di Simone Pecorella per ©weathersicily.it
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