Loading...La stabilità atmosferica che sta condizionando questo fine settimana avrà vita breve, in quanto già da domani, lunedì 16 gennaio 2023, è attesa una debole perturbazione atlantica, il qualche dovrebbe portare delle precipitazioni specie sul versante occidentale e tirrenico dell’isola, seguita da un primo calo termico in quota. Tra martedì e mercoledì successivo, un lobo del vortice polare groenlandese contenente valori gelidi in quota, sfruttando il posizionamento di un vasto campo anticiclonico in pieno Atlantico, scenderà di latitudine verso l’Europa centro-occidentale e il Mediterraneo occidentale, andando a coinvolgere entro metà settimana dapprima la Francia e la Spagna, e successivamente raggiungerà anche le coste marocchine ed algerine del nord Africa.
Tale nucleo gelido, contenente valori termici in quota 500 hPa fino a -35/-36°C, impattando con le acque più tiepide del Mediterraneo favorirà la ciclogenesi di minimi depressionari, il quale saranno fiorieri di maltempo e anche neve a bassa quota nelle suddette zone appena citate. Nella seconda parte della settimana tale nucleo gelido (seppur leggermente indebolito) si sposterà gradualmente verso est, raggiungendo anche l’Italia( specie settori più occidentali) e la nostra isola, il quale risentiranno degli effetti della massa d’aria fredda, il quale dovrebbe assumere connotati artici. Tuttavia vista la distanza temporale e la divergenza modellistica in atto, è ancora difficile poter prevedere quali siano i reali effetti sulla nostra regione, in quanto l’esatto collocamento del probabile/possibile minimo depressionario cambierebbe gli scenari e favorirebbe/sfavorirebbe alcuni settori dell’isola. Nonostante ciò, sembrerebbe quasi certo invece un netto calo delle temperature, ed il ritorno della neve sui nostri monti, dove localmente si potranno avere anche nevicate degne di nota. Fase invernale che potrebbe prolungarsi fin all’inizio della successiva settimana, in quanto molti modelli meteorologici prevedono un isolamento della colata fredda proprio intorno i nostri mari, ed il prolungamento di una fase anticiclonica tra Grecia e Turchia, che “bloccherebbe” il nucleo freddo in sede italica.
Torneremo nei prossimi giorni con maggiori dettagli, soprattutto riguardanti l’effettivo calo termico previsto, la distribuzione delle precipitazioni e la probabile quota neve attesa, che dovrebbe subìre svariate mutazioni nel corso delle giornate citate.
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