Con l’arrivo di settembre è anche iniziato l’autunno meteorologico, che ci terrà compagnia fino al 30 novembre, ed è quindi tempo di bilanci per l’estate appena trascorsa.
Iniziamo subito avvalendoci dell’aiuto offerto dal grafico allegato; esso mostra l’andamento della temperatura a 850 hPa (circa 1500 metri in libera troposfera) nel trimestre estivo. La temperatura ad 850 hPa è un ottimo indicatore dell’avvezione masse d’aria su un determinato territorio poiché è situata al bordo superiore dello strato limite planetario (PBL), cioè lo strato più basso della troposfera, dove si verificano la maggior parte dei moti di origine turbolenta; inoltre, la quota citata si trova abbastanza in basso da poter essere rappresentativa delle variazioni termiche al suolo.
Si nota che giugno è stato contraddistinto in 27 giorni su 30 da anomalie termiche positive, anche molto importanti; una prima avvezione di aria subtropicale continentale (dal deserto del Sahara) in seno al rinforzo del promontorio subtropicale nord-africano ha interessato la nostra regione tra i primi giorni del mese e il 10 giugno. Successivamente si è avuto un calo termico per l’arrivo di correnti fresche oceaniche, che hanno apportato circa 2 giorni di temperature sotto la media del periodo. Giugno è poi proseguito con la più lunga e potente ondata di caldo della stagione, durata circa 17 giorni e conclusasi intorno all’8 luglio. In questi giorni non si sono raggiunti particolari records, ma è stata la durata ad essere del tutto eccezionale. Giugno ha chiuso con anomalie pesantissime, superiori ai +3°C, ponendolo come il secondo giugno più caldo della storia siciliana (anche se in alcune zone può anche ritenersi il primo).
Luglio, dopo i primi giorni molto caldi, ha visto una decisa rinfrescata, con l’arrivo di isoterme di circa +14°C alla quota isobarica di 850 hPa; il mese è poi proseguito con un periodo di poco più caldo della media ma con tassi di umidità davvero elevati sulle coste, merito di un mar Mediterraneo che ha raggiunto picchi di 29°C già a fine giugno.
Il periodo caldo ed umido ha avuto il culmine nei primi giorni di Agosto, quando è poi subentrato un calo dei geopotenziali che ha favorito instabilità sparsa sulle zone interne ma anche sulle coste. Si sono avuti quindi locali nubifragi, specie tra ennese e siracusano. Agosto è poi proseguito con un veloce ritorno del promontorio subtropicale nord-africano, incalzato dall’arrivo di una stretta saccatura da ovest, che ha poi apportato un deciso e brusco calo termico e qualche nota instabile sul messinese. La provincia di Messina è poi stata la più interessata da un nuovo periodo instabile, con la formazione di temporali anche molto intensi di origine marittima. In generale agosto è stato contraddistinto da temperature di poco superiori alla norma e di una piovosità di molto superiore alle attese, con picchi di 200 mm su messinese, ennese, catanese e siracusano.
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