Loading...Buonasera amici di weathersicily.it. La nostra regione, così come buona parte del Mediterraneo centro-occidentale, continua a vivere una fase di “stallo” dovuta alla presenza di un campo alto-pressorio di natura azzorriana principalmente collocato sul Regno Unito. Presso il bordo orientale della campana anticiclonica, tramite la circolazione oraria, viene richiamata in queste ore aria gelida di origine artica, prossima a puntare l’Europa orientale entro il corso del fine settimana.
Quali risvolti in Sicilia? Pochi, se non quasi nulli: la saccatura artica, a causa dell’anticiclone delle Azzorre troppo invadente, determinerà soltanto il passaggio di uno pseudo fronte freddo durante la giornata di sabato 22 gennaio 2022, quando deboli precipitazioni coinvolgeranno il settore tirrenico centro-orientale e i versanti ionici, con qualche nevicata oltre i 1.300 m circa. A seguire tenderà ad instaurarsi ancora un contesto semi-stabile, grazie al decentramento dell’alta pressione verso l’Europa centrale.
L’aria gelida irromperà in Sicilia? No. Sotto l’aspetto termico non si attende alcun evidente o sensibile calo, in quanto l’aria gelida artica tenderà soltanto a sfiorare i versanti adriatici italiani, escludendo dunque le nostre zone. Il quadro termico, pertanto, risulterà quasi immutato, ma con valori ancora poco sotto la media stagionale.
Che fine ha fatto l’inverno? Nonostante la parentesi fredda e instabile registratasi tra il 9-10 gennaio, la crono-storia meteorologica del mese in atto non ha più evidenziato l’arrivo di altre perturbazioni, affermando il parziale deficit pluviometrico del mese. Ciò è da attribuire al blocco anticiclonico ormai soffermatosi da giorni tra l’Atlantico e l’Europa centro-occidentale, il quale sta favorendo continue colate gelide/fredde sui settori orientali europei. L’anomalia a parità di latitudine, dunque, non è evidente in quanto gli scambi meridiani, per affermarsi, vedono da prassi slanci anticiclonici a volte fin verso la zona polare, associati a colate fredde in discesa verso il proprio bordo orientale. Possiamo più che altro parlare di sfortuna o casualità, in quanto un anticiclone più occidentale avrebbe di certo permesso all’aria gelida artica di poter affluire anche presso le nostre zone, apportando scenari più consoni al mese corrente. Si potrebbe parlare di vera anomalia, di certo, qualora avessimo un vortice polare compatto, con assenza di scambi meridiani e un esteso anticiclone su tutto il continente europeo.
Quando un cambio della circolazione? La porta atlantica per il momento resta chiusa, in quanto il flusso anti-zonale (correnti in spostamento da est verso ovest) tenderà ancora a proseguire almeno per tutta la terza decade del mese, questo sempre a causa del blocco anticiclonico in stallo a nord-ovest. Possibili scenari freddi (retrogressioni) e instabili potrebbero giungere soltanto da est, ma al momento la tendenza emessa dai modelli meteorologici continua a vedere un coinvolgimento dei territori europei orientali in tal senso. Di certo il quadro barico affermatosi sta sicuramente destabilizzando l’inverno in atto su buona parte dell’Europa centro-occidentale, ove non piove più da giorni.
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