Buongiorno e ancora un buon 2022!
La prima immagine satellitare di quest’anno ci mostra uno scenario piuttosto peculiare: una coltre di nubi basse ricopre gran parte del nostro Mediterraneo. Le nubi, molto compatte ma poco sviluppate, ricoprono le aree marine e le coste, mentre lasciano scoperte le zone interne e montuose. Tale fenomeno è dovuto alla forte area anticiclonica che da qualche giorno interessa l’Europa e che proprio in queste ore sta raggiungendo la sua massima espansione.Gli anticicloni, specie quelli invernali, sono caratterizzati da un’inversione termica con base al suolo, cioè uno strato di atmosfera a contatto con la superficie in cui la temperatura aumenta all’aumentare della quota, contraddicendo l’usuale andamento termico che si registra nella troposfera. Questo strato, spesso dai 600 ai 1000 metri secondo il radiosondaggio di Trapani/Birgi della mezzanotte, è fortemente stabile, quindi limita i moti convettivi e di rimescolamento dell’aria; il vapore acqueo e gli inquinanti rimangono così confinati nel primo km di atmosfera, poiché gli è impedita la fuga verso le aree più alte della troposfera.In queste condizioni il manto nuvoloso si limita quindi entro lo strato di inversione, mentre già dai 600 o 800 metri il cielo è sereno e terso, anche a causa dell’aria molto secca derivante dai moti di subsidenza all’interno dell’anticiclone, cioè quelle correnti discendenti che annullano la formazione delle nubi e riscaldano l’atmosfera.
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