Buonasera lettori e amici di weathersicily.it. La terza irruzione artica della stagione invernale è iniziata ad affluire anche in Sicilia, apportando un primo e significativo calo delle temperature. Quest’oggi, come esposto nel precedente editoriale, la neve ha fatto comparsa fin i 600 m circa sui rilievi occidentali e settentrionali. Sui Nebrodi si è segnalata qualche fioccata a quote inferiori, tra i 400-500 m circa, ma si tratta di fenomeni di tipo orografico a causa della predisposizione delle correnti (ovest) che favorisce determinate località della catena montuosa del messinese settentrionale.
In questo editoriale ci concentreremo sulla fase clou di questa terza irruzione, attesa e confermata dai centri meteorologici tra venerdì sera e sabato notte/mattina. A richiamare ulteriore freddo a tutte le quote sarà un vortice afro-mediterraneo che, entro domani sera, dalla Libia tenderà a trasferirsi sul Mar Ionio, richiamando correnti settentrionali/nord-orientali dalla porta balcanica, ove risiede maggiormente freddo. A differenza della precedente irruzione della settimana scorsa, stavolta si attende un prezioso contributo umido anche alla quota di 5.000 m circa (500 hPa), questo fondamentale per la formazione di celle temporalesche sulle acque tirreniche non appena prenderà vita la configurazione indicata. Un nocciolo gelido di -35°C alla quota di 500 hPa dovrebbe lambire entro domani sera il settore occidentale dell’isola, valori prossimi ai -33/-32°C si attendono sul resto della regione alla medesima quota.
Tale impulso gelido alle alte quote, entro la serata di venerdì 11 gennaio 2019, potrà darà vita ad un marcato Tyrrhenian Sea Effect a ridosso del settore costiero settentrionale siculo. Si tratta un fenomeno meteorologico che avviene quando aria più fredda in quota raggiunge il Mar Tirreno, mare che invece si presenta notevolmente più mite rispetto alla massa d’aria sovrastante (la superficie marina registra circa +16°C, in quota giungerà invece un valore di -35°C circa). Il contrasto che si viene a formare dà origine a forti moti ascensionali, dove l’aria calda e umida tende a salire di quota, incontrando l’aria più fredda presente sugli alti strati, dando così origine a ripetute formazioni cumuliformi temporalesche a macchia di leopardo (fenomeni intermittenti) che, sospinte dai venti settentrionali in quota, tenderanno ad impattare sulla costa tirrenica della Sicilia apportando probabili grandinate, gragnolate o graupel (neve tonda). Secondo la visione di alcuni modelli, seppur in modalità ridotta, tale fenomeno potrebbe sorgere anche a ridosso della costa ionica ove ritroveremo correnti settentrionali in quota, favorendo di conseguenza maggiormente il siracusano costiero (orograficamente più esposto alla Tramontana). Probabile lo sconfinamento dei fenomeni sui settori interni centrali ed occidentali, ove la neve potrebbe spingersi fin i 300 m circa entro la notte/alba di sabato. Possibile instabilità attesa anche tra catanese, siracusano e ragusano con quota neve prossima ai 500-600 m. Dunque, a distanza di una settimana potrebbe tornare la neve a Caltanissetta, Enna e Ragusa. Da evidenziare la possibilità di un minimo secondario venerdì sera a ridosso del messinese tirrenico che, in tal caso, potrebbe apportare una momentanea ombra pluviometrica in loco. Sotto l’aspetto termico perderemo ancora qualche grado in quanto entro sabato mattina un’isoterma di -4°C a 1450 m dovrebbe accarezzare il nord Sicilia, valori prossimi ai -2/-3°C attesi alla stessa quota altrove. Valori che, di conseguenza, torneranno a portarsi marcatamente sotto media stagionale.
Andiamo subito ad analizzare il quadro previsionale per le prossime 24/30 ore. A seguire la tendenza per domenica.
Previsioni meteo regionali valide per la serata di venerdì 11 gennaio 2019- Attendibilità 60% (MEDIO-BASSA)
La serata di venerdì segnerà il probabile avvio del Tyrrhenian Sea Effect: celle temporalesche tenderanno a prendere facilmente vita sul basso Tirreno, impattando lentamente sui versanti costieri (correnti deboli in quota) del trapanese, palermitano e messinese. Possibili temporali anche tra messinese e catanese ionico. In seconda serata attesa attività convettiva ancora più marcata sulle medesime zone, con fenomeni tendenti a sconfinare su tutto il trapanese, alto agrigentino, alto nisseno e alto catanese. Celle temporalesche in probabile sviluppo anche a ridosso del siracusano costiero. Attese possibili grandinate, gragnolate o neve tonda (graupel) localmente sulle zone costiere coinvolte dai temporali. Possibili colpi di vento (Downburst o Microburst) durante le manifestazioni temporalesche.
*Quota neve intorno ai 500 m sul nord Sicilia, in calo fin i 400-300 m circa sulle zone coinvolte da fenomeni intensi (possibilmente senza accumulo: solo fiocchi coreografici). Quota neve intorno ai 500-600 m altrove.
Venti deboli o moderati settentrionali, possibile Libeccio sul messinese tirrenico. Mari generalmente mossi, molto mosso il Canale di Sicilia occidentale. Temperature in ulteriore calo.
Previsioni meteo regionali valide per sabato 12 gennaio 2019- Attendibilità 60% (MEDIO-BASSA)
Autopromozione
La nottata vedrà ancora marcata instabilità convettiva (temporalesca) tra trapanese, palermitano e messinese tirrenico occidentale. Ancora possibili fenomeni di tipo grandinigeno, di gragnola o di neve tonda (graupel) sulle zone costiere coinvolte dalla celle temporalesche. Possibili colpi di vento (Downburst o Microburst) durante le manifestazioni temporalesche. Fenomeni in sconfinamento sull’entroterra trapanese, sull’alto agrigentino, sull’alto nisseno, sull’alto ennese e sull’alto catanese. Instabilità sparsa ancora sul siracusano costiero. Possibile peggioramento (possibilità media) sul comparto sud-orientale (ragusano in primis). Marcata instabilità anche tra Egadi e Pantelleria. Al mattino attese residue precipitazioni sparse tra trapanese e palermitano tirrenico (attività convettiva in decesso). Fenomeni maggiormente persistenti tra Madonie e Nebrodi. Temporali su Pantelleria. Cielo generalmente nuvoloso o poco nuvoloso altrove. Al pomeriggio persiste qualche debole fenomeno sull’Appennino settentrionale, tendente a presidiare in serata l’area montuosa del messinese (Nebrodi-Peloritani).
*Quota neve intorno ai 400-500 m sul nord Sicilia, in calo fin i 200-300 m circa sulle zone coinvolte da fenomeni intensi (possibilmente senza accumulo: solo fiocchi coreografici). Quota neve intorno ai 500-600 m altrove. Attesi circa 5-10 cm di neve entro fine evento sui monti Sicani e del palermitano oltre i 500-600 m, circa 30 cm sulle Madonie oltre i 500-600 m, circa 15 cm sui Nebrodi oltre i 500-600 m, circa 5 cm sui Peloritani oltre i 500-600 m, circa 10-15 cm su Etna nord oltre i 700-800 m, circa 2-5 cm sugli alti monti Erei oltre i 700-800 m. Possibili spolverate sugli Iblei oltre i 500-600 m qualora dovessero sfondare i fenomeni sabato notte. Atteso qualche cm anche sulle colline del trapanese oltre i 500 m circa.
Venti moderati o forti di Tramontana: mari mossi o molto mossi, poco mossi i bacini meridionali sottocosta. Temperature in definitivo calo.
La tendenza per domenica 13 gennaio 2019 vede un veloce rialzo delle temperature, associata a moderata ventilazione occidentale/nord-occidentale. Un flusso umido atlantico tenderà a spazzare il freddo, apportando possibili precipitazioni sparse dal pomeriggio. Quota neve in rapido rialzo, oltre i 1.500 entro sera.
10/01/2019 ore 16:22 – ©weathersicily.it
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