Buonasera cari lettori. Durante la giornata di ieri si è definitivamente conclusa la lunga fase meteorologica caratterizzata da un insistente flusso atlantico diretto verso l’Europa occidentale. Quest’ultimo è stato spesso costretto a rallentare in corrispondenza del settore occidentale del Mediterraneo, a causa dell’elevazione un promontorio anticiclonico verso il sud Italia e i Balcani, che ha imposto alle perturbazioni atlantiche di scorrere sul suo bordo nord-occidentale e di deviarle conseguentemente verso nord-est. Le conseguenze di questo pattern barico si sono rivelate piuttosto marcate; il nord Italia ha infatti riscontrato un’anomalia positiva delle precipitazioni, mentre il centro-sud ha registrato temperature tardo-primaverili, con importanti scarti verso l’alto. Con la depressione nord-africana, portatrice di venti burrascosi e di ingenti quantità di pulviscolo desertico, arrivato sui nostri cieli durante lo scorso fine settimana, si è chiuso quindi questo periodo decisamente anomalo, ma che si può tuttavia considerare accettabile nei ranghi della vivacità meteorologica caratterizzante la stagione primaverile.
Porte atlantiche chiuse: goccia fredda persiste in Sicilia.
Durante questo inizio di settimana la porta atlantica si è improvvisamente chiusa a causa dell’irrobustimento dell’anticiclone delle Azzorre, che con i suoi massimi ingloberà, soprattutto a partire da domani, l’intera penisola iberica e la Francia, fino a coinvolgere il centro Europa, parte del Regno Unito e l’estremo lembo meridionale della penisola scandinava. Di solito tale configurazione lascia spazio a frequenti infiltrazioni instabili sul basso Mediterraneo, favoriti dall’insinuazione di gocce fredde sul bordo meridionale dell’anticiclone delle Azzorre, e questa occasione non farà eccezione alcuna. Il sud Italia tra domani e il fine settimana vedrà la persistenza di una debole circolazione fredda relegata in alta quota, che avrà come conseguenza quella di dare origine a frequenti ed intensi fenomeni di instabilità legata al soleggiamento pomeridiano (termoconvezione), che coinvolgerà in maniera decisa l’intero settore interno siciliano. Per la decisa componente orientale delle correnti, non mancheranno di certo locali sconfinamenti dei nuclei piovosi fin sulle coste e sulle isole minori.
Andiamo subito a vedere nel dettaglio il tempo che ci aspetta nelle prossime 72 ore.
Mercoledì 18 aprile 2018 – Attendibilità 70% ( MEDIO-ALTA )
La giornata di domani inizierà con la presenza di diffusa nuvolosità in grado di apportare qualche rovescio, principalmente sul settore sud-orientale dell’isola; il catanese, il siracusano e il ragusano saranno le zone maggiormente coinvolte in questa fase. Sul resto dell’isola i cieli si presenteranno nuvolosi o poco nuvolosi, con diffuse nubi basse e foschie in lento dissolvimento nel corso della mattinata. Con il passare delle ore assisterà ad un progressivo aumento della nuvolosità cumuliforme sulle aree interne, con la comparsa dei primi ed isolati rovesci tra Nebrodi ed Etneo nord-occidentale, sugli Iblei, sulle Madonie e tra interno palermitano e nord agrigentino; qualche piovasco bagnerà inoltre l’area interna del trapanese. Durante il primo pomeriggio continueranno a fiorire diversi cumulonembi sulle aree precedentemente citate; in più si aggiungerà l’ennese, il nisseno e gran parte dell’agrigentino. Le correnti in alta quota, stante la goccia fredda, avranno un moto antiorario; questo significa che su gran parte della Sicilia si avranno correnti di grecale, tranne che per il messinese, dove soffierà un debole sud-est. Questo, che sembra un trascurabile dettaglio, è in realtà un fattore molto importante: con siffatta situazione, i nuclei piovosi in sviluppo tra Nebrodi, Etneo settentrionale e Monti Peloritani, si muoveranno lentamente verso nord ovest, e potranno coinvolgere la costa tirrenica del messinese, specie tra Sant’Agata di Militello e Patti. Altri sconfinamenti saranno possibili sulle coste del trapanese meridionale e su quelle agrigentine, mentre le coste ragusane, del messinese occidentale e del palermitano orientale vedranno i fenomeni raggiungerle probabilmente tra metà e fine pomeriggio. Le isole Eolie (specie settore orientale) e Capo Peloro verranno invece raggiunti da qualche piovasco, legato agli sconfinamenti dei temporali calabri. Laddove si origineranno i nuclei temporaleschi più intensi si potranno avere grandinate e frequente attività elettrica, proprio per questo vi invitiamo alla prudenza soprattutto negli spostamenti. In serata, sulle aree interne, si avrà una tendenza al miglioramento, a causa della cessazione della convezione e all’apertura di ampie schiarite, mentre sulle coste si assisterà ad un nuovo e moderato aumento della nuvolosità bassa a causa dell’aumento della umidità.
Le temperature saranno molto simili a quelle odierne: avremo massime di +18/+20°C sulla costa tirrenica e di +20/+22°C altrove, con punte maggiori sul catanese e sul ragusano meridionale, dove si potranno sfiorare localmente i +25°C. Nei territori interessati dai rovesci e dai temporali la temperatura subirà un brusco e netto calo, per poi aumentare nuovamente una volta cessati i fenomeni. La ventilazione soffierà debole a regime di brezza ovunque, con locali e deboli rinforzi solamente in prossimità delle isole Egadi. Mari conseguentemente calmi o poco mossi.
Possibile l’accumulo di circa 10 cm di neve oltre i 2.300 m circa sull’Etna.
Giovedì 19 aprile 2018 – Attendibilità 70% ( MEDIO-ALTA )
La giornata di giovedì, per certi versi, ricalcherà esattamente quella precedente: al mattino avremo nuvolosità bassa diffusa, soprattutto sul comparto tirrenico, ma in progressivo dissolvimento durante la mattinata. Avvicinandosi alle ore centrali del giorno inizierà la formazione di nubi cumuliformi e nasceranno i primi temporali tra Nebrodi, Etneo, Madonie, Iblei, palermitano meridionale e nisseno. Con il passare delle ore, cioè durante il pomeriggio, i rovesci e i temporali si faranno più diffusi ed intensi, e crescerà la possibilità che, nei nuclei più forti, possano verificarsi locali fenomeni grandinigeni. Rispetto al giorno precedente, le correnti in quota avranno una maggiore, quanto leggera componente meridionale: questo favorirà qualche sconfinamento dei fenomeni sulle coste del messinese occidentale, sul palermitano orientale e sul trapanese occidentale; da escludersi molto probabilmente stavolta gli sconfinamenti sulle coste meridionali della Sicilia. Dalla sera sulle zone interne si assisterà ad un lento miglioramento: cesseranno i fenomeni e la nuvolosità tenderà a diradarsi. Sulle coste, invece, torneranno localmente le nubi basse, ma saranno pressoché innocue.
Le temperature durante la giornata di giovedì saranno in rialzo, specie sul comparto sud-occidentale: si registreranno massime comprese tra i +17 e i +20°C sul settore tirrenico, punte di +22/+25°C invece tra trapanese e aree interne. Ovviamente anche in questo caso, laddove si avranno temporali, le temperature subiranno un netto e temporaneo calo, per poi aumentare nuovamente una volta cessati i fenomeni. Ventilazione ancora a regime di brezza e mari calmi o poco mossi.
Venerdì 20 aprile 2018 – Attendibilità 60% (DI POCO MEDIO-ALTA)
Autopromozione
La giornata di venerdì inizierà in modo simile ai precedenti due giorni: sulle coste saranno presenti locali banchi di nubi basse, con possibili riduzioni di visibilità dovuti a foschie. Durante la mattinata si assisterà ad un nuovo aumento della nuvolosità nelle zone interne, ma il progressivo allontanamento della goccia fredda non consentirà la comparsa di intensi rovesci o temporali. Qualche debole piovasco sarà possibile solamente tra palermitano interno e agrigentino settentrionale, sui Nebrodi e sull’area etnea.
Le temperature saranno invece in ulteriore aumento: si avranno massime intorno ai +20°C sulla costa tirrenica, mentre sulle aree interne (specie tra la piana di Catania ed ennese ) si avranno punte di +26/+28°C. Ventilazione debole e mari calmi o poco mossi.
17/04/2018 ore 17:37 – ©weathersicily.it
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