Dopo una prima decade all’insegna della stabilità, l’inizio di questa settimana sta risultando piuttosto perturbato su molte aree della Sicilia. Si tratta del primo vero peggioramento del 2025, determinato dall’’azione di un’area di bassa pressione che richiama anche correnti più fredde da est.
Come possiamo vedere dalla mappa della Protezione Civile, relativa agli accumuli nelle ultime 120 ore, le piogge sono arrivate su tutta la regione ma con una distribuzione fortemente disomogenea. Il maltempo ha coinvolto in primis le zone tirreniche e l’immediato entroterra tra palermitano e messinese, dove negli ultimi 3 giorni sono caduti mediamente oltre 50 mm (con punte anche superiori a 80-100 mm) mentre sono rimaste molto ai margini le zone centrali del nisseno e dell’ennese, nonché buona parte della fascia costiera meridionale dell’isola.
Soprattutto, però, si nota l’impatto del peggioramento sul catanese ionico e sui settori sud-orientali tra siracusano e ragusano, dove a partire dalla mattina di lunedì si sono verificate piogge anche molto abbondanti, con accumuli in molti casi già oltre i 100mm e picchi superiori a 150 mm (o addirittura 200 mm) su alcune aree degli Iblei. Si tratta sicuramente di una boccata d’ossigeno per queste zone, tra le più colpite dalla siccità prolungata dell’ultimo anno, in attesa peraltro di nuove abbondanti piogge nei prossimi giorni.
La neve fino ad ora è caduta a quote di alta montagna soprattutto sull’Etna, con accumuli superiori ai 20 cm oltre i 1700 metri, ma è tornato a nevicare a Floresta e in genere sopra i 1300 metri, seppur con scarsi accumuli sui Nebrodi. Anche sulle Madonie la neve è tornata al di sopra dei 1400 metri, con accumuli superiori a 15 cm a Piano Battaglia.
EVOLUZIONE SUCCESSIVA :
La giornata odierna è rimasta molto uggiosa ovunque, con piogge deboli/moderate ancora in atto soprattutto sui versanti ionici e tirrenici.
La circolazione depressionaria continuerà in parte a influenzare il tempo nei prossimi 2 giorni, mantenendo molte nubi ovunque con condizioni variabili e possibili precipitazioni sparse, in un contesto termico ancora invernale.
Tuttavia, nel frattempo un ben più corposo peggioramento inizierà ad organizzarsi sul nord Africa – tra la Tunisia e l’Algeria – dove l’arrivo di una massa d’aria più fredda da nord-est andrà ad alimentare la formazione di un insidiosa depressione afro-mediterranea, che di risposta richiamerà correnti più miti e molto umide di origine sub-tropicale in risalita dal Canale di Sicilia.
A partire dalla giornata di venerdì 17 gennaio l’azione del vortice darà luogo a un’intensa fase di maltempo che coinvolgerà tutta l’isola. Sussiste il rischio di precipitazioni molto intense ed abbondanti che coinvolgeranno soprattutto i settori centro meridionali e poi i versanti ionici.
La situazione sarà sicuramente da monitorare, pertanto vi invitiamo a seguire i prossimi aggiornamenti con maggiori dettagli sulla nuova fase perturbata.
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