Un caro saluto a tutti voi da Weathersicily.it. Il mese di ottobre giunge al termine senza novità, è tempo dunque di dare uno sguardo alla panoramica degli accumuli pluviometrici mensili rilevati nel messinese.
Come è visibile dalla cartina sottostante, ottobre è stato un mese caratterizzato da notevole eterogeneità a livello provinciale in riferimento agli apporti pluviometrici totali. In alcuni settori il quantitativo mensile è stato importante, mentre in altri non è stata raggiunta, neanche lontanamente, la soglia del valore medio.
Tra i settori più colpiti ritroviamo sicuramente i Peloritani, il messinese ionico e una ristretta parte del messinese tirrenico orientale (fascia compresa tra Milazzo e Villafranca tirrena, relative colline). In queste aree si contano tra 120mm e 220mm, con picchi anche tra 360mm e 492mm nel cuore dei Peloritani. Si tratta di accumuli notevoli, tralaltro rilevati quasi per intero durante la fase di maltempo verificatasi tra il 19 e il 22 ottobre.
Riguardo ciò va fatta una considerazione che potrebbe sorprendervi: questi dati notevoli sono stati utili ai fini della lotta alla siccità? La risposta è più negativa che altro, poiché se da un lato vi sono quantitativi d’acqua importanti, dall’altro va consideratol’arco temporale nel quale queste precipitazioni si sono verificate. Dunque il rischio è che la maggior parte dell’acqua precipata si sia persa per la mancanza di adeguati sistemi di raccolta, così come va menzionata la scarsa possibilità di immagazzinamento da parte dei terreni stessi con conseguente poco innalzamento delle falde acquifere in loco. Sarebbe dunque stato decisamente meglio che tali accumuli si fossero registrati dopo il transito di diverse perturbazioni nel corso del mese piuttosto che in poche ore o paio di giorni come è accaduto in questo caso.
Coinvolgendo nell’analisi altri settori, ritroviamo l’area nebroidea, il messinese occidentale e l’area dello Stretto: in quest’ultimo territori si sono avuti accumuli pluviometrici tra 50mm e 80mm. Si tratta di quantitativi già al di sotto delle medie, seppur in forma più o meno accentuata.
Il “fanalino di coda”, ovvero il settore che ha beneficiato poco delle piogge di ottobre è il messinese tirrenico centrale, ossia quello idealmente compreso tra Capo d’Orlando e Falcone sulla costa e Santa Domenica Vittoria a livello montuoso. Qui la situazione è ben diversa, per via di mensili al di sotto dei 40mm, in alcuni casi anche entro i 20-25mm (su una media di circa 90mm). Come è facilmente intuibile, queste aree sono rimaste ai margini dell’unica fase di maltempo giunta nel corso del mese.
Il quadro che ne deriva, perciò, è sempre più preoccupante in termini di lotta alla siccità, anche considerando l’avvio di novembre che potrebbe ancora essere avaro di precipitazioni.
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