Il mese di settembre — e con esso l’autunno meteorologico — è iniziato all’insegna di una forte instabilità sulla Sicilia centro-orientale. Nel pomeriggio di ieri, 1 settembre 2016, diverse cellule temporalesche, foriere di acquazzoni ed associate a frequenti fulminazioni, hanno interessato qua e là l’ennese, i Nebrodi e l’area etnea. Tra queste, la più importante ha colpito il versante sud-occidentale del vulcano, ed in particolare l’area compresa tra i territori di Bronte e Adrano, dove sono caduti, rispettivamente, 38 e 58 mm di pioggia. Rovesci di forte intensità hanno interessato anche l’adiacente territorio di Biancavilla. L’evento si è concentrato tra le ore 16.00 e le 17.30. Per le tre località è la giornata, fin’ora, più piovosa del 2016.
I notevoli apporti pluviometrici, compresi tra i 40 e i 60 litri d’acqua al metro quadrato e riversati in un ristretto lasso temporale, hanno comportato diffusi allagamenti in diverse arterie stradali, nei garage e negli scantinati. Tra i centri urbani, la situazione più critica si riscontra ad Adrano, con strade trasformate in torrenti in piena, gravi danni al manto stradale e smottamenti; frane ed allagamenti anche a Biancavilla, dove in seguito al collasso di un terrazzamento una coltre di fango e massi si è pericolosamente riversata su Via del Tessitore.
Secondo le stime del RADAR, la fenomenologia più violenta si è probabilmente concentrata nelle campagne della vallata del Simeto e lungo la SS 284 tra Bronte e Adrano, dove ai forti rovesci di pioggia si è associata la grandine. Un quadro che avrebbe potuto comportare seri danni ai pistacchieti nel caso in cui si fosse trattato dell’anno di raccolta o non di quello di scarico. Sul territorio etneo, secondo i rilevamenti della rete Blitzortung, si sono abbattute oltre 250 scariche elettriche.
La causa va ricercata, con ogni probabilità, nello sviluppo di un sistema temporalesco di tipo supercellulare. Con questo termine si identifica la tipologia di temporali meno frequenti ma anche più potenti e potenzialmente pericolosi: le supercelle, infatti, sono caratterizzate da una propria rotazione specifica, slegata dal flusso portante in quota, attorno ad una bassa pressione locale (il mesociclone); alle piogge violente possono associarsi grandinate di grossa taglia, forti raffiche di vento e persino trombe d’aria.
02/09/2016 ore 16:03 – Articolo di Andrea Bonina, responsabile di MeteoBronte, per ©Weathersicily.it
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